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Violenza a scuola, gli spaventosi numeri di inizio anno

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Andrea Giove

L’anno scolastico non è iniziato sotto una buona stella. Si moltiplicano nei vari istituti gli episodi di violenza a scuola. Cosa è emerso da un recente sondaggio? I dati impietosi su una situazione che dovrà assolutamente essere combattuta.

Violenza a scuola (40k.it)

La settimana scorsa il Parlamento ha approvato la riforma relativa al voto in condotta. Il ministro dell’Istruzione del Merito Giuseppe Valditara ha reso noti tutti i dettagli in riferimento alle conseguenze relative alle azioni sbagliate dei ragazzi. In caso di insufficienza con il voto in condotta si rischierà la bocciatura. Con un 6 striminzito in condotta, invece, il ragazzo verrebbe rimandato a settembre.

Questa drastica misura cercherà di debellare una grave situazione in riferimento alla violenza a scuola. Nelle ultime settimane, infatti, si sono moltiplicati gli episodi di violenza nei vari istituti scolastici italiani, sia nelle scuole medie che in quelle superiori.

La cosa assurda, poi, è che proprio nelle scuole medie il tasso di violenza dei ragazzi è molto più elevato rispetto agli istituti superiori. Questo è ciò che emerge da un recente sondaggio. Ecco tutti i dettagli su questa grave situazione nelle scuole del nostro Paese.

Episodi di violenza a scuola: i numeri drammatici che emergono da un sondaggio

Aumenta il numero di episodi di violenza fisica e verbale a scuola (40k.it)

La rilevazione di questi episodi di violenza a scuola è stata effettuata pochi giorni prima dell’approvazione definitiva della riforma sul voto in condotta. La speranza è che nei prossimi mesi la situazione possa migliorare, anche grazie a questa legge appena emanata.

Un sondaggio di Skuola.net ha reso noto che più di 1 alunno su 10 è stato testimone di almeno un episodio di violenza fisica o verbale nelle prime due settimane dell’anno.

Gli ulteriori dettagli

Al sondaggio hanno preso parte circa 2mila e 800 studenti, sia delle scuole medie che di quelle superiori. Un altro aspetto molto grave è che nella metà dei casi fra le vittime delle varie aggressioni fisiche o verbali risultano esserci i docenti.

La violenza, dunque, non si ferma alle varie contese fra i ragazzi, bensì prende di mira anche gli insegnanti. I vari istituti stanno cercando di combattere in ogni modo questa violenza. La riforma del Parlamento sul voto in condotta cercherà di dare una spinta ulteriore per migliorare la situazione generale nei vari istituti italiani.

Dal sondaggio, inoltre, è emerso che nelle scuole medie gli episodi di violenza si fermano nella maggior parte dei casi alle parole. Nelle scuole superiori, invece, molto spesso i ragazzi arrivano a usare le mani. La speranza è che nelle prossime settimane la situazione possa migliorare un po’ ovunque.

Andrea Giove

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