Dopo un mese dall’inizio dell’anno scolastico non c’è ancora traccia della Carta docente, il bonus da 500 euro garantito a tutti i docenti di ruolo per spese in cinema, libri, musei e molto altro. Il rischio è che possa esserci anche un taglio.
L’anno scolastico è iniziato da poche settimane ma ci sono già problemi per i docenti. Come riportato anche dal Fatto Quotidiano, infatti, dopo un mese non ci sono ancora notizie sulla Carta docente. Si tratta di quel bonus da 500 euro garantito a tutti i docenti di ruolo per effettuare spese in libri, musei, cinema e molto altro ancora. Il problema, a quanto pare, non è soltanto il mancato arrivo nonostante sia già passato all’incirca un mese dall’inizio dell’anno scolastico. Le organizzazioni sindacali puntano anche il dito sul taglio che era già stato previsto con il governo Draghi e che l’attuale esecutivo pare abbia confermato.
Ciò vuol dire che invece di 500 euro la Carta docente verrebbe ridotta a 425 euro. Questo perché le risorse impiegate per questo bonus sono state stanziate per altro, tra cui la retribuzione dei docenti impegnati nelle attività di tutoraggio nei percorsi di formazione iniziale per accedere al ruolo (19 milioni quest’anno, per il prossimo si arriverà a 50).
In più, stando a quanto previsto dal Dl 36/2022, altri 40 milioni verranno impiegati per finanziare i corsi di formazione per il docente ‘stabilmente incentivato’: una piccola parte di docenti otterrà quindi una sorta di premialità dopo un percorso strutturato in tre cicli triennali successivi, che dovrà terminare con una valutazione positiva.
Va da sé che i fondi per finanziare la Carta docente sono sempre meno e il rischio del taglio è più che concreto. Una situazione che preoccupa molto i sindacati. La FLC Cgil, per voce della sua segretaria Gianna Fracassi, ha chiesto di bloccare questi tagli e di estendere la carta a tutti i precari a cui è stato riconosciuto il bonus. Dello stesso avviso anche il segretario nazionale di UIL Scuola, Giuseppe D’Aprile, che chiede che vengano accolti i ricorsi avanzati dai docenti precari per l’ottenimento della carta docente.
Marcello Pacifico dell’ANIEF sottolinea che se si sceglie di non assegnare la Carta docente ai beneficiari di questo bonus si costringe gli stessi all’auto-formazione, praticando quella che definisce “una chiara discriminazione“. Presto, probabilmente a giorni, le organizzazioni sindacali avranno un incontro con il ministero per discutere di questa problematica.
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