I genitori dei bambini e delle bambine di una scuola di primo grado di Colli Aniene hanno denunciato alla ASL la presenza di topi all’interno del plesso scolastico. La presenza dei ratti era stata segnalata da settimane al Comune di Roma.
E’ un inizio anno a dir poco turbolento per la scuola di primo grado Italo Calvino di via Bongiorno, a Colli Aniene, nel IV municipio di Roma. I genitori degli alunni che frequentano l’istituto hanno infatti deciso di non far entrare i loro figli all’interno del plesso, che fa parte dell’Istituto comprensivo Tullio De Mauro. Ma cosa è accaduto esattamente? Come riportato dal quotidiano Roma Today sono stati gli stessi genitori dei bambini e delle bambine a far presente che all’interno dell’edificio sono stati avvistati diversi topi.
Per questo i padri e le madri degli alunni hanno preferito evitare l’ingresso a scuola dei loro figli, in attesa di qualche intervento serio per riportare la situazione alla normalità. Le prime segnalazioni risalgono al 10 settembre, a dimostrazione di come sia un problema ormai esistente da diverse settimane.
Il 19 settembre qualcuno ha poi segnalato la presenza di topi all’esterno della scuola: i ratti, stando alle testimonianze, si dirigevano verso la mensa scolastica. Martedì 1 ottobre è poi scattato l’allarme definitivo: le responsabili delle attività extrascolastiche si sono infatti accorte della presenza dei topi nel teatro scolastico, individuando anche degli escrementi dei roditori al piano superiore.
Una situazione che ha portato i genitori degli alunni a presentare un esposto alla ASL per chiedere un intervento urgente con l’obiettivo di ripristinare il prima possibile le corrette condizioni igienico-sanitarie. Nell’esposto i genitori hanno tenuto a precisare che le stesse richieste presentate dalla dirigenza al Comune di Roma non avevano portato a nulla.
Nella giornata di oggi, mercoledì 2 ottobre, sono finalmente cominciate le operazioni di disinfestazione all’interno della scuola, che nel frattempo è rimasta aperta. Proprio questa decisione ha spinto i genitori a far rimanere a casa i propri figli. L’assessora alla scuola del IV Municipio, Annarita Leobruni, ha spiegato a Roma Today perché questo intervento è partito così in ritardo: l’appalto in accordo quadro con una ditta era infatti fermo in ragioneria.
“Le operazioni sono partite nei plessi di via Bongiorno e via Santi – ha rassicurato l’assessora – Poi passeremo a tutte le altre scuole del nostro municipio“.
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