Una specifica Regione del nostro Paese sta affrontando una gravissima crisi in riferimento all’effettiva presenza di docenti di sostegno. I ragazzi disabili sono in aumento e il rischio è quello di non garantire adeguata assistenza a scuola a tutti quanti.
La Regione Basilicata sta affrontando una gravissima crisi in riferimento alla presenza dei docenti di sostegno. E la situazione è ancora più grave se consideriamo il fatto che gli alunni affetti da disabilità e, dunque, dalla necessità di sostegno a scuola, sono sempre più in crescita in questa zona del nostro Paese.
Per assicurare un’istruzione migliore e maggiormente inclusiva a tutti i ragazzi affetti da disabilità, dunque, è auspicabile in futuro che il numero di docenti di sostegno in Basilicata possa aumentare.
E questa è la speranza, come normale che sia, anche del segretario regionale della Basilicata Uil Scuola Rua, Luigi Veltri. Le sue parole sulla questione: “C’è ancora ampio divario tra il numero di docenti di sostegno e quello degli alunni con disabilità. Il problema è particolarmente evidente nella scuola primaria, dove si concentra il maggior numero di alunni disabili, oltre 123.000, a fronte di una carenza di migliaia di docenti specializzati“.
Si abbassa in modo preoccupante la presenza dei docenti di sostegno in Basilicata: i dettagli
La situazione è resa ancora più grave dal numero sempre minore di insegnanti specializzati e dalla crescita dei supplenti, molti dei quali non specializzati nel sostegno. I dati parlano di un numero triplicato dei supplenti rispetto a 8 anni fa in Basilicata.
Per l’anno scolastico che ha da poche settimane preso il via, nella Regione Basilicata sono stati assegnati altri 53 posti in riferimento agli insegnanti di sostegno. Il totale ora, quindi, arriva a 538,75. Il numero decimale è presente per il fatto che si tiene conto delle ore di servizio.
Gli effetti di questa spiacevole situazione
La distanza notevole fra il numero di studenti affetti da disabilità e insegnanti di sostegno è aggravata anche da un’effettiva assenza di posti a tempo indeterminato.
Molti posti, infatti, sono stati assegnati, per l’appunto, in deroga. Ciò significa che essi non sono fissi o stabili e che l’insegnamento potrà essere interrotto o revocato dopo un determinato periodo temporale.
Gli effetti di questa carenza di docenti specializzati sono molto pesanti sull’effettiva qualità dell’insegnamento e, quindi, sull’apprendimento dei ragazzi. Chi è affetto da disabilità ha assoluto bisogno di ricevere un adeguato sostegno, sia dal punto di vista educativo che per quanto concerne l’integrazione sociale.