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Il Trentino contrario all’applicazione delle nuove regole sul 5 in condotta: i dettagli

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Andrea Giove

Francesca Gerosa, assessora all’Istruzione in Trentino, ha bocciato la stretta sul voto in condotta passata alla Camera qualche giorno fa. Le scuole di questa Regione, dunque, non daranno “retta” a questa nuova legge. Ecco la situazione nei minimi dettagli.

Il Trentino contrario alla riforma sul 5 in condotta (40k.it)

Una delle Regioni italiane a statuto speciale è il Trentino. In questa zona del nostro Paese alcune decisioni possono essere prese in autonomia, rispetto a quanto espressa dalla legge italiana. Nello specifico, la nuova legge emanata in Parlamento in merito alla bocciatura dei ragazzi a scuola con il 5 in condotta è stata criticata e respinta dal Trentino.

Il Ministro dell’Istruzione e del Merito Giuseppe Valditara si è reso portavoce di una nuova legge che è passata alla Camera. Ci riferiamo a quella relativa a una maggiore severità sul voto in condotta. Chi si rende protagonista di violenze o di atteggiamenti non consoni, rischierà il 5 in condotta e la bocciatura alla fine dell’anno scolastico.

Una norma che vuole contrastare il dilagare degli episodi di violenza all’interno dei vari istituti scolastici. Essa, però, non piace a tutti, in particolare all’assessora del Trentino Francesca Gerosa.

Il Trentino ha detto ‘no’ alla nuova legge sulla bocciatura con il 5 in condotta: cosa sta succedendo

Giuseppe Valditara (40k.it)

Francesca Gerosa, assessora all’Istruzione in Trentino di Fratelli d’Italia – nonostante la sua parte politica sia la stessa di Valditara – ha espresso la sua ferma decisione di non applicare la norma relativa alla bocciatura sul 5 in condotta.

La Gerosa ha spiegato all’Ansa di essere in grande autonomia con le decisioni del ministro Valditara, ma di non condividere questa pena troppo severa per i ragazzi. L’assessora ha ribadito che l’obiettivo dovrà essere quello di far crescere i ragazzi nel rispetto delle regole senza prendere in esame, però, la bocciatura. 

L’assessora, quindi, non vuole una scuola sanzionatoria, ma in grado di formare i ragazzi che sbagliano: “Il sistema scolastico trentino è organizzato in modo molto diverso: da noi si valuta la capacità di relazione, che è un concetto molto più ampio della condotta“.

Scoppia la polemica all’interno dello stesso partito

Le critiche alla decisione presa dall’assessora Francesca Gerosa arrivano direttamente dall’interno del suo partito.

Queste sono state le parole espresse da Alessia Ambrosi, deputata di Fratelli d’Italia: “Considero grave che la Provincia di Trento abbia deciso di non recepire il disegno di legge Valditara, che ho votato convintamente e lealmente in aula. Non posso tacere di fronte a scelte locali che contraddicono la linea nazionale del partito in virtù dell’eccezione trentina“.

Andrea Giove

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