L’Osservatorio Civico di Cittadinanzattiva ha stilato un rapporto sulla situazione strutturale delle varie università del nostro Paese. Sono state prese in considerazione 18 sedi universitarie. Ecco che cosa è emerso.
Non sono solo le scuole italiane a presentare gravi e pericolose lacune dal punto di vista strutturale. Anche molte sedi universitarie del nostro Paese, infatti, sono alle prese con i segni del tempo e mostrano crepe e danni più o meno importanti.
I vari edifici universitari del nostro Paese, dunque, stanno invecchiando e avrebbero bisogno di una manutenzione straordinaria e approfondita. Il rischio, infatti, è quello che si possano verificare diversi problemi. L’episodio maggiormente grave occorso in Italia di recente è quello relativo all’Università di Cagliari in Sardegna.
Un paio di anni fa, infatti, l’aula magna crollò, ma fortunatamente non ci furono vittime. L’episodio, infatti, avvenne con l’aula completamente vuota, ma si rischiò seriamente la tragedia.
Un rapporto dell’Osservatorio Civico di Cittadinanzattiva ha reso nota la situazione strutturale degli edifici di moltissime sedi universitarie sparse sul nostro territorio nazionale. Ecco che cosa è venuto a galla.
La situazione strutturale delle università nel Belpaese: il rapporto dettagliato
Le città prese in esame dal rapporto sono state 4. In totale, quindi, è stata analizzata la situazione strutturale di 18 sedi universitarie. Esse fanno riferimento alle città di Roma, Cagliari, Napoli e Bologna.
La situazione è apparsa peggiore di quanto si potesse auspicare. Nella metà dei casi, infatti, il rapporto ha stilato diverse pecche in riferimento alla situazione dei vari corridoi delle sedi universitarie analizzate. Nello specifico sono stati evidenziati distacchi di intonaco, segni dell’umidità sui muri, crepe e molto altro.
Anche la situazione dei bagni e delle aule non è delle migliori. In due casi, inoltre, sono stati sottolineati nel rapporto crepe sulle facciate interne ed esterne.
Gli altri aspetti considerati
Con il passare degli anni è normale che gli edifici possano perdere la loro “brillantezza”. Occorrerebbe, quindi, una maggiore cura degli edifici, attraverso vari interventi di manutenzione ordinaria e straordinaria. Tali interventi dovrebbero essere costanti, in modo tale da evitare il verificarsi di questi danni strutturali più o meno ingenti.
Per quanto concerne l’igiene e la pulizia dei vari edifici analizzati, sono state trovate tracce elevate di polvere nei corridoi e nelle aule, ma gli odori non sono sembrati essere nauseanti. La situazione, dunque, è stata giudicata abbastanza buona. Inoltre, in ben 14 sedi universitarie è stata accertata la presenza di importanti impianti di ventilazione e di areazione.