Il ministro dell’Istruzione e del Merito Giuseppe Valditara ha proposto di intitolare nei prossimi mesi un istituto scolastico a Sammy Basso, l’attivista affetto da progeria e morto per un malore all’età di 28 anni.
Il 5 ottobre si è spento all’età di 28 anni Sammy Basso, l’attivista di Schio che soffriva di progeria. Nel 2005, ad appena 10 anni, il ragazzo aveva fondato – insieme alla sua famiglia e a tanti suoi amici l’Associazione Italiana Progeria Sammy Basso allo scopo di promuovere la ricerca scientifica sulla rara malattia genetica di cui era affetto.
Nonostante la sua grave malattia, Sammy ha registrato vari episodi per il canale Nat Geo People di Sky e ha scritto un libro sulla sua esperienza negli Stati Uniti dopo aver percorso la Route 66. Fu ospite anche di Maurizio Costanzo in televisione.
Nella serata di sabato 5 ottobre è stato colto improvvisamente da un malore mentre si trovava fuori a cena con familiari e amici ed è deceduto all’età di 28 anni. Una notizia che ha rattristato tutto il nostro Paese. Da qui, ecco la proposta del ministro dell’Istruzione e del Merito Giuseppe Valditara.
L’idea di Giuseppe Valditara è stata – una volta arrivata la notizia della scomparsa del ragazzo – di intitolare in futuro una scuola in suo ricordo. Dal palco di Pontida il ministro ha proposto l’intitolazione di una scuola in memoria del grande Sammy Basso.
Sammy, nel corso della sua vita, ha conseguito ben due lauree con il massimo dei voti. Ci riferiamo a quella in Scienze Naturali e a quella in Biologia molecolare. Un vero e proprio studioso che con la sua passione ha reso il nostro Paese orgoglioso di lui.
Nel 2015 è salito anche sul palco del Festival di Sanremo per raccontare i dettagli sulla sua malattia.
Sul suo profilo X, poi, il ministro Giuseppe Valditara ha voluto ricordare Sammy Basso con le seguenti parole: “Sammy è stata una persona meravigliosa che ha dedicato la sua esistenza all’amore per lo studio, alla ricerca, alla lotta contro la grave e rarissima patologia che lo affliggeva dalla nascita“.
E ancora: “Nonostante le sue condizioni di salute, Sammy è stato un esempio per tutti i malati, per i portatori di disabilità e in generale per tutte le persone, grazie al suo entusiasmo, alla sua voglia di vivere, al suo desiderio di perseguire e realizzare i suoi sogni“.
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