Il 4 aprile 2018 una finestra della scuola dell’infanzia di Nova Milanese è crollata addosso a una collaboratrice scolastica, causandole la frattura di quattro vertebre e un trauma cranico. Dopo sei anni la bidella ha vinto la sua battaglia: tutti i dettagli.
Una collaboratrice scolastica ha portato avanti per diversi anni una battaglia per far sì che le venisse riconosciuto un risarcimento per quanto le era accaduto all’interno di una scuola dell’infanzia di Nova Milanese, comune di 23.000 abitanti in provincia di Monza e della Brianza. Alla fine il Tribunale di Monza ha dato ragione alla bidella, che nel 2018 era rimasta ferita a causa del crollo di una finestra cadutale addosso. La vicenda risale al 4 aprile di quell’anno, quando la collaboratrice scolastica era impegnata in una delle sue classiche attività all’interno del plesso scolastico.
La bidella era infatti intenta a pulire le finestre del locale mensa della scuola dell’infanzia di Nova Milanese. Tuttavia improvvisamente un perno e un fermo delle finestre hanno ceduto: l’infisso è quindi precipitato, andando a colpire violentemente la schiena della malcapitata. La collaboratrice scolastica ha riportato conseguenze tutt’altro che banali: l’incidente le ha provocato la frattura di quattro vertebre e un trauma cranico, con un danno biologico stimato tra il 9 e il 10%.
Un infortunio grave che ha obbligato la bidella a ben cinque mesi di assenza dal lavoro. Proprio in seguito a questo incidente la donna ha deciso di fare causa al comune di Nova Milanese per ottenere un risarcimento dei danni subiti. Dopo una lunga battaglia la sentenza del Tribunale di Monza accerta la responsabilità dell’Ente locale e lo condanna al pagamento di 10.232 euro.
Non è tutto, perché il giudice ha anche stabilito che il comune di Nova Milanese dovrà versare, oltre alle spese legali, anche gli interessi, per un totale di 4.200 euro. In tutto l’Ente locale dovrà sborsare all’incirca 20.000 euro per risarcire completamente la collaboratrice scolastica.
L’avvocato Giuseppe Bellanca, vicepresidente dell’Associazione Italiana Vittime e Infortuni della Strada nonché legale della bidella (che ha scelto di assistere gratuitamente, ndr), ha espresso piena soddisfazione per la totalità delle richieste di risarcimento accolta dal giudice.
“Questo riconoscimento ha un valore simbolico – ha aggiunto Bellanca al quotidiano Prima Monza – affermando la responsabilità del Comune, proprietario dell’immobile, a tutela della lavoratrice, che è poi rientrata al lavoro ma con mansioni modificate proprio a causa del danno subito”.
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