Il taglio al Fondo di Finanziamento Ordinario rischia di mettere in ginocchio tante Università italiane. In Sicilia gli Atenei finirebbero per dover rinunciare a 35 milioni di euro: FLC CGIL ha annunciato la mobilitazione.
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In questi giorni uno dei temi sull’istruzione che sta suscitando maggiori polemiche è certamente quello relativo al taglio al Fondo di Finanziamento Ordinario, noto anche come Ffo. Nelle scorse ore è arrivato il grido di allarme dei Rettori delle Università di Marche, Abruzzo e Umbria, che hanno fatto presente come la drastica riduzione del Fondo vada a minare la stabilità del sistema universitario del centro Italia: il taglio, infatti, dovrebbe essere dell’8%, per un totale di circa 41 milioni e 700 mila euro in fumo. Una situazione che rischia davvero di mettere in ginocchio tantissimi Atenei.
In Sicilia tagli per 35 milioni: FLC CGIL in mobilitazione
Una denuncia che si solleva alta e forte anche in Sicilia, dove le Università siciliane rischiano di dover rinunciare a ben 35 milioni di euro. Di questi, ben 12 andranno a mancare per l’Ateneo palermitano. Uno scenario che sta facendo crescere una forte preoccupazione in Sicilia, come si può evincere dalle parole del segretario generale FLC CGIL Palermo, Fabio Cirino.
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Cirino non ci gira intorno, definendo “vergognosi i tagli ai danni degli atenei siciliani, che si vedranno costretti a limitare gli investimenti destinati soprattutto alla ricerca“. Il segretario generale FLC CGIL Palermo rincara la dose, asserendo che un paese che taglia su sanità, istruzione e ricerca “è un paese che azzera il proprio futuro“.
Proprio per protestare contro i tagli all’Ffo il sindacato ha voluto avviare una fase di mobilitazione straordinaria, in linea con quanto stabilito dalla CGIL a livello nazionale.
Tagli all’istruzione e zero investimenti: la denuncia
Già nelle prossime settimane verranno messe in atto le prime iniziative in tal senso. Cirino ha rimarcato come il quadro generale sia “drammatico” e per questo spinga “a una mobilitazione permanente con assemblee in tutti i luoghi di lavoro, che abbiamo già convocato nelle scuole, per preparare uno sciopero generale“.
Il segretario generale FLC CGIL Palermo aggiunge che è ormai impossibile riuscire ad andare avanti: “Tagli indiscriminati, zero investimenti e differenze che aumenteranno sempre di più con il disegno separatista dell’autonomia differenziata“.