Insetti nel nostro cibo: il luogo dove possiamo trovarli spesso

C’è qualcosa di nuovo nell’aria, o meglio, nei piatti. Potresti non accorgertene subito, ma sta accadendo proprio ora, sotto i nostri occhi, mentre facciamo la spesa, scegliamo un pacchetto di biscotti o una barretta proteica.

farina di grilli
farina di grilli

Da gennaio 2023, un ingrediente inaspettato ha fatto il suo ingresso ufficiale nell’Unione Europea, sollevando curiosità e domande. Di cosa si tratta? Forse non lo avresti mai immaginato, ma si parla di insetti. Non solo una novità esotica, ma una realtà che sta cambiando le dinamiche dell’alimentazione. Con l’approvazione dell’UE di due nuovi insetti come prodotti alimentari, il dibattito si è acceso e l’attenzione si è spostata verso un concetto di nutrizione che sfida le abitudini consolidate.

I primi segnali c’erano già da tempo. L’UE aveva già autorizzato altri tipi di insetti, ma è stata la recente introduzione del grillo domestico in polvere e del verme minore a portare l’argomento al centro dell’attenzione. Sembra che il nostro rapporto con il cibo stia entrando in una nuova fase, dove i confini di ciò che consideriamo “commestibile” vengono espansi, talvolta oltre la nostra zona di comfort. Ma perché proprio ora? Cosa rende questi nuovi ingredienti così interessanti e degni di attenzione?

La risposta sta nella combinazione di sostenibilità e valore nutrizionale. Gli insetti sono un concentrato di proteine, vitamine e minerali che può fornire un’alternativa valida alle fonti proteiche tradizionali, soprattutto in un’epoca in cui l’attenzione all’ambiente è cruciale. Il loro allevamento ha un impatto ambientale notevolmente ridotto rispetto agli animali da carne, utilizzando meno acqua, meno suolo e producendo minori emissioni di gas serra. Questo da solo potrebbe bastare a giustificare il crescente interesse, ma c’è di più.

Non si tratta solo di ambiente. Dal punto di vista nutrizionale, gli insetti si dimostrano un’opzione sorprendente. Ricchi di proteine complete, cioè con tutti gli amminoacidi essenziali, e di micronutrienti come ferro, calcio e vitamine del gruppo B, sono una delle fonti alimentari più nutrienti e bilanciate che si possano immaginare. La polvere di grillo domestico, per esempio, ha un contenuto proteico molto elevato ed è già utilizzata in diversi prodotti, dalle barrette proteiche ai biscotti, dai cracker al pane. Un elemento che potrebbe presto diventare parte integrante della nostra dieta quotidiana.

Nonostante questi vantaggi, c’è ancora una certa riluttanza. L’idea di mangiare insetti fa storcere il naso a molti, soprattutto nelle culture occidentali, dove il concetto di commestibilità è spesso legato a una visione tradizionale del cibo. Tuttavia, la storia ci insegna che ciò che oggi ci sembra strano, domani potrebbe diventare la norma. Del resto, la locusta migratoria, approvata come alimento nell’UE già nel 2021, è consumata da secoli in molte parti del mondo. Questo processo di accettazione potrebbe seguire lo stesso percorso per i nuovi arrivati.

La sicurezza alimentare è un altro aspetto fondamentale da considerare. Tutti gli insetti autorizzati nell’Unione Europea, inclusi quelli recentemente approvati, sono sottoposti a severi controlli di sicurezza. Provengono da allevamenti regolamentati e vengono trattati secondo standard rigorosi. Non si sono riscontrati effetti negativi per la salute legati al consumo di questi alimenti, ma è importante essere consapevoli delle possibili reazioni allergiche. Le persone allergiche ai crostacei o ai molluschi potrebbero infatti sviluppare reazioni incrociate anche con gli insetti. Anche se le allergie agli insetti sono rare, una corretta etichettatura è fondamentale per garantire la sicurezza di tutti i consumatori.

Nel panorama alimentare dell’UE, la trasparenza è una priorità. Gli alimenti contenenti insetti devono essere chiaramente etichettati, in modo che chiunque, dai vegani a chiunque abbia motivi etici o personali per non volerli consumare, possa facilmente evitarli. L’etichettatura non lascia spazio a equivoci: gli insetti devono essere elencati tra gli ingredienti in modo visibile e chiaro. Questo aspetto non è solo una questione di rispetto per il consumatore, ma anche un segno della crescente maturità del mercato alimentare, che si sta adattando a nuove sfide e opportunità.

Ma qual è il vero impatto degli insetti come alimento sulle nostre tavole? Per ora, restano un prodotto di nicchia, accessibile a una parte relativamente piccola della popolazione, soprattutto per via dei costi. Allevare insetti richiede meno risorse rispetto al bestiame, ma i processi produttivi sono ancora relativamente nuovi, e questo si riflette sui prezzi al dettaglio. Tuttavia, man mano che il settore si sviluppa e la domanda cresce, è probabile che i prezzi diminuiscano, rendendo questi alimenti più accessibili a tutti.

mirtillo
mirtillo

Il futuro dell’alimentazione sembra puntare verso la sostenibilità e l’utilizzo di risorse più efficienti e a basso impatto ambientale. Gli insetti rappresentano una risposta interessante a molte delle questioni globali legate all’alimentazione, ma per arrivare a una diffusione su larga scala ci sarà bisogno di un cambiamento culturale. Le persone dovranno accettare l’idea che ciò che per secoli è stato visto come “estraneo” possa diventare parte della nostra dieta quotidiana.

Le opportunità sono tante, e i vantaggi chiari, ma il percorso verso un’adozione più ampia degli insetti come cibo richiederà tempo e un cambiamento graduale nelle abitudini alimentari. Forse un giorno, il grillo domestico o il verme minore diventeranno comuni quanto un pacco di pasta o un pezzo di pane. Nel frattempo, il mondo osserva con curiosità e un pizzico di scetticismo questa nuova frontiera del cibo.

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