La morte del cantante degli One Direction, Liam Payne, ieri, mercoledì 16 ottobre, resta avvolto dal mistero. Il 31enne è precipitato dal balcone della stanza d’albergo di Buenos Aires nella quale alloggiava.
Gli investigatori hanno cercato di ricostruire i momenti antecedenti al decesso dell’artista e hanno accertato che poco prima della tragedia, la polizia aveva ricevuto una telefonata che segnalava la presenza di un uomo aggressivo che stava distruggendo una camera dell’albergo. Una chiamata d’emergenza della quale gli inquirenti hanno acquisito la registrazione. Richiesta di intervento formulata al 911 nella quale si manifestava la possibilità che l’uomo fosse sotto effetto di stupefacenti o alcol.
Tutto questo quando solo un paio di ore prima Payne aveva postato sui social un video con vari scorci della città nella quale si leggeva anche il commento: “Giorni felici in Argentina”.
Il 31enne sarebbe precipitato dal terzo piano dell’hotel Casa Sur, da ben 14 metri di altezza, proprio mentre arrivavano gli agenti di Polizia chiamati a intervenire dalla telefonata ricevuta poco prima. Erano le 17 locali, 22 italiane, quando è successo tutto. Il tentativo di salvare la vita del cantante s’è rivelato vano, troppo gravi le ferite riportare nella caduta. Le risposte arriveranno dall’esame autoptico. L’indagine peritale chiarirà quali sono state le ferite mortali, ma anche lo stato in cui si trovava Payne al momento dei fatti.
In realtà quando gli agenti di Polizia sono entrati nella camera del cantante degli One Direction hanno trovato il caos: televisore e mobilio rotto, ma anche la presenza di stupefacenti. Non si esclude che il giovane potesse essere sotto l’effetto di droghe al momento dei fatti, per quanto al momento resta tutto sul piano delle ipotesi. Solo l’autopsia potrà dare risposte in merito.
Il successo per Liam Payne era arrivato quando aveva solo 16 anni, a seguito della partecipazione al programma X Factor, da quel momento la formazione della band che lo ha fatto diventare estremamente popolare, fino allo scioglimento del gruppo nel 2016. Da quel momento Payne aveva proseguito la sua carriera da solo. In diverse occasioni, però si era trovato ad ammettere ai suoi fan di avere problemi depressivi, oltre a un consumo smodato di alcolici. Problemi che aveva affrontato in un percorso di riabilitazione.
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