Immagina di essere in auto, stai attraversando una città trafficata, magari in ritardo per un appuntamento.
Gli altri veicoli sembrano bloccati in un flusso continuo e, proprio accanto a te, una corsia libera e invitante sembra la soluzione perfetta. Prima di svoltare e inserirti, una piccola riflessione ti sfiora la mente: “Questa corsia è riservata?”. Se ignori quel pensiero, potresti trovarti ad affrontare una spiacevole sorpresa, e il costo sarà ben più alto di qualche minuto di ritardo. C’è una legge silenziosa che molti automobilisti tendono a sottovalutare, ma che può presentare un conto molto salato: circolare sulle corsie riservate ai mezzi pubblici può costarti caro.
Le strade di molte città italiane sono dotate di corsie riservate esclusivamente ai mezzi pubblici , come autobus, taxi e, in alcuni casi, biciclette. Queste corsie sono state pensate per garantire un flusso di traffico più rapido e sicuro per i servizi pubblici e per incentivare un sistema di trasporti più efficiente. Eppure, nonostante i segnali chiari e la presenza di telecamere che monitorano costantemente queste aree, molti automobilisti si avventurano inconsapevolmente o con leggerezza in queste corsie. Ma a che prezzo?
Chiunque decida di sfidare questa regola, o magari si trovi distrattamente a varcare i confini di queste corsie, si espone a una multa che può variare da 81€ a 335€ . Non proprio una cifra trascurabile. La differenza tra la sanzione minima e quella massima dipende da diversi fattori, come l’orario in cui l’infrazione viene commessa o la presenza di eventuali recidive. Ma c’è un altro elemento che rende la questione ancora più interessante: in certe città, come Roma e Milano, il controllo delle corsie riservate è particolarmente severo.
Le corsie riservate ai mezzi pubblici
Ma, forse, quello che spaventa di più non è tanto l’ammontare della multa, quanto la facilità con cui può essere emessa. Un tempo, violare una corsia riservata ai mezzi pubblici significava probabilmente essere fermati da un agente di polizia.
Ma cosa succede se ti trovi per errore nella corsia riservata? Magari ti sei distratto, o forse non hai visto il segnale. In teoria, la legge non perdona. Le corsie riservate sono chiaramente indicate e, soprattutto nelle grandi città, i segnali sono ben visibili. Ignorarli , anche solo per pochi metri, significa esporsi a una sanzione automatica. Eppure, in certi casi, si potrebbe tentare un ricorso, ma è necessario dimostrare che c’è stato un errore nella segnaletica o che, per causa di forza maggiore, non era possibile evitare di entrare nella corsia. Ma non è una strada facile da percorrere, né garantisce una vittoria sicura.
Inoltre, oltre alla multa, c’è un’altra conseguenza che spesso viene ignorata: l’eventuale aumento del premio assicurativo . Infatti, per alcune compagnie di assicurazione, una multa può incidere sul calcolo del rischio dell’automobilista, il che si traduce in un premio più elevato. Dunque, l’effetto di una semplice infrazione può protrarsi ben oltre l’importo della multa.
Cosa possiamo imparare da tutto questo? Guidare in città richiede una costante attenzione, non solo per evitare ingorghi o trovare la strada più rapida, ma anche per rispettare le regole e le aree riservate a chi contribuisce al sistema di trasporto pubblico. Anche se le corsie riservate possono sembrare una tentazione, è importante resistere, perché il costo di una decisione affrettata può essere molto più alto di quanto si possa immaginare.